martedì 16 marzo 2010
domenica 7 marzo 2010
La Mamma del Capo-Olimpia PB 0-3
E' arrivata la fatidica data, quella della partita domenic-Ale-, l'unica partita del campionato invern-Ale- non ser-Ale- giocata con la luce natur-Ale- del sole e non con quella artifici-Ale-.
Poteva rivelarsi una situazione let-Ale- per noi olimpini, orfani anche di -Ale-, vittima di uno strano dolore intercost-Ale- che l'ha fatta finire in osped-Ale-, ma così non è stato!
In una palestra dal clima tutt'altro che tropic-Ale- e dagli spogliatoi dall'insolita visu-Ale-, abbiamo dato vita, per 2 set, ad una prestazione cor-Ale-: molto più svegli (evento casu-Ale-?), uniti ed attenti del solito, non ci siamo lasciati abbindolare dal gioco della squadra avversaria.
Con Grisù#21 a tratti brutale, TDC#3 ancora in versione Robocop e ancora una volta incontenibile e preciso e Marko#4 finalmente ritrovato e artefice di una buona prova macchiata da un'unica pecca da paste (un bagher spedito mostruosamente fuori!), è bastato mantenere la calma e la concentrazione per volare sul 2-0.
Ma non c'è partita olimpina senza brivido ... inopportuno e fastidioso come un ingorgo stradale!
Avanti 2-0, siamo rientrati in campo nel terzo set con poco morale e, in maniera superficiale, abbiamo lasciato che gli avversari (che non si sono mai arresi!) riprendessero le fila del loro gioco e, punto dopo punto, si avvicinassero alla vittoria del parziale.
Non potevamo perdere un set così e, sospinti dai consigli di GBC e dal tifo di Ste#8, di Swarovski#16 ("più forte!") e di Cri#7, che -in preda a sbarellamento cervicale (giramenti di testa)- ha lasciato il suo posto a Vale#11, abbiamo avuto la forza di rialzare la testa e conquistare ai vantaggi set, partita e 3 punti.
In un clima gioviale e dopo qualche oooSOO ventrale, abbiamo raccolto baracca e burattini e ci siamo recati, per la felicità dei presenti, verso la seconda meta della giornata: la trattoria.
Sarà banale, ma vedere Sara mangiare sarebbe tutta da raccontare... (anche questa frase, se la leggi alla cinese, rientra nel gioco!).
venerdì 5 marzo 2010
Olimpia PB-Dipo 3-2
Viste le numerose richieste ricevute, non ultima quella del capitano (non sono come te, che non fai un c..... e guadagni una fraccata di soldi, NdV), accontenterò i soliti 25 lettori.
Il ritardo con cui questi post vengono pubblicati è causato dal mio secondo lavoro: scoprire quale simpatica personcina si sta divertendo a farci la "macumba" e a riempire di spilloni le bamboline olimpine. Non riusciamo a recuperare un infortunato che subito se ne aggiunge un altro o, ancora peggio, quelli già martoriati e sofferenti aumentano il numero di "riquadri" a loro nome sulla PET Total Body olimpina (mostrata nell'apposita sezione "Infermeria").
Tornando alla partita, la medesima si potrebbe riassumere in una frase: incerottati come non mai e ricchi di spirito combattivo, gli olimpini, per l'occasione ribattezzatisi "Capitan GiBaud e la sua ciurma", per la prima volta nella stagione, hanno saputo raddrizzare una partita nata male.
Contro i Dipini, infatti, si deve dare il massimo per fare punti e, soprattutto, non si deve mai cedere. Ci ricordiamo bene la partita di ritorno della scorsa stagione: avanti per 2 set a 0, abbiamo lasciato che gli avversari si portassero a casa ben 2 punti, rischiando così, fino all'ultimo, la retrocessione.
E' vero che lo scorso anno era la nostra prima volta in eccellenza: senza esperienza, ci siamo fatti fregare come dei "pivelli" dalla superficialità e abbiamo sottovalutato la difficoltà della partita. Ma quest'anno è tutta un'altra storia...più o meno.
Siamo partiti male, malissimo: fallosi, imprecisi, poco reattivi, abbiamo regalato troppo in battuta, in attacco e anche sulle palle che, dopo belle difese, chiedevano solo di essere accompagnate al di là della rete... Le continue urla di Capitan GiBaud sembravano rimanere inascoltate e i fantasmi di "Altopiano" sembravano volersi ripresentare.
Dall'altra parte, i Dipini si sono dimostrati implacabili e, ogni minimo errore nostro, hanno saputo sfruttarlo a loro vantaggio. Grazie ad un'impeccabile regia dell'ormai nota Dipa Alzapalle, sono volati rapidi sul 2-0.
Tra il secondo e il terzo set un fulmine a ciel sereno ha acceso la speranza e la lucidità ha preso possesso delle menti olimpine: TDCRobocop#3 e Grisù#21 hanno ritrovato la loro vena omicida, Cri#7, tra un colpo di tosse e l'altro, ha ritrovato la voglia di urlare e di fare "filotto" in battuta. Meggy#14, Marko#4 e Virus#13 si sono guardati e, stringendo i denti, si sono dimenticati del dolore che impediva loro di trovare le giocate giuste... finalmente, non c'era più la voglia di regalare punti!
Punto dopo punto abbiamo conquistato 3° e 4° set.
Stremati dalla fatica e dal dolore, e dopo una breve pausa-ghiaccio (per qualcuno), siamo rientrati in campo: solo 15 punti ci stavano separando dalla vittoria!
Dopo una lotta serrata, in cui nessuna delle due squadre voleva cedere, siamo riusciti a spuntarla noi: prima vittoria contro i tenaci dipini dopo circa due ore di partita.
Una prova di carattere e di orgoglio come da tempo non riuscivamo a fare. Forse adesso stiamo veramente crescendo!
venerdì 26 febbraio 2010
Altopiano-Olimpia PB 3-1 e Olimpia PB-Cachi 3-0
La vita in eccellenza è molto dura, si sa; le insidie si nascondono dietro l'angolo, anche nei "Patasport" in cui meno te lo aspetti. Basta una serata no di qualche elemento, un po' di sfortuna e qualche calo di concentrazione di troppo per lasciare sul campo punti e feriti. Lo abbiamo imparato lo scorso anno e, anche in questa stagione, ne abbiamo avuto conferma, più volte.
La nostra storia è piena di punti persi per la strada, a volte per esclusivo merito degli avversari, altre volte anche per gravi colpe nostre.
La partita contro l'Altopiano rientra in quest'ultima casistica: bravi loro ad approfittare delle nostre debolezze, stupidi noi a non aver saputo tirare "giù la claire, su la claire" come richiesto in tutti i modi e a più riprese da GBCoach.
Uscire dal tunnel, dimenticare subito le prestazioni negative e aver voglia di riscattarsi è fondamentale ... e così è stato quando di fronte ci siamo trovati i Cachi.
Con una prestazione superba di Meggy#14, di TDC(Robocop)#3 e di Grisù#21, abbiamo chiuso in tre set una partita in cui ci siamo divertiti e siamo riusciti a fare anche "cose interessanti".
Non saremo ancora guariti, ma abbiamo fatto qualche passo nella giusta direzione.
sabato 13 febbraio 2010
AUGURI E FIGLIO MASCHIO!
giovedì 11 febbraio 2010
Olimpia PB - Pallavolo Robecco 1-3
Non è sempre riuscire a spiegare a parole quello che si prova dal momento in cui l'arbitro fischia l'inizio della partita al momento in cui la stessa si conclude. Da una parte c'è la "razionalità" dei fatti, che la cronaca può raccontare, ma dall'altra ci sono l'adrenalina e l'emozione che ottenebrano le menti e paralizzano penne e tastiere.
Da una parte ci sarebbe la "cruda verità" di un'altra sconfitta, la 4° consecutiva, ma dall'altra la voglia di urlare a tutti quanto questa compagine sia riuscita a mettere in campo il cuore e andare oltre la sfortuna del momento, vincendo un set per la prima volta in 5 partite disputate contro i robecchesi e resistendo ai loro ripetuti tentativi di sfilarci un parziale da noi condotto sempre in vantaggio (come, tra l'altro, era già accaduto lo scorso anno in un rocambolesco 31-33!).
Non mi dilungherò in un "panegirico" (vero Vicky?) mieloso e sbrodolante, mi limiterò a dire che mercoledì ci siamo presentati in palestra sapendo che, contro la forte formazione del Robecco e nella situazione di estrema emergenza in cui versavamo (ma io non sono rotta, sono solo leggermente "crepata", NdV), non avremmo potuto fare miracoli! Ci sono voluti 2 set per capire fino in fondo che non avevamo niente da perdere e che dovevamo solo divertirci! Pensieri che liberano la mente dalla tensione e che aiutano a creare i presupposti per fare bene!
Nessuno si è risparmiato...mai, nè nell'oooooOOSOO! iniziale (dovevamo farlo per una "Testa" in più!), nè durante la partita (ci hanno, infatti, chiesto se durante gli allenamenti ci prendiamo vicendevolmente a pallate per imparare a non spostarci!) nè nello "scofanamento" finale della torta di Ste.

giovedì 4 febbraio 2010
Vittorio Veneto - Olimpia PB 3-2
Il primo tie-break della stagione non verrà certo ricordato con piacere dalla compagine olimpina: se da un lato c'è la soddisfazione per il punto conquistato contro la formazione neroverde (irripetibile ma illuminante il commento a riguardo di GBCoach!), dall'altro c'è l'amarezza di aver lasciato la palestra con "le ossa rotte".
Ma procediamo con ordine: ci presentiamo sul difficile campo del VV ancora una volta privi del capitano -questa volta nelle preziosissime vesti di crocerossino-, con Meggy#14 ancora "contratta" e Cri#7 incidentata.
Non partiamo bene: poco precisi in tutti i fondamentali e, forse, troppo tesi, regaliamo troppi punti ai nostri avversari.
"Peggio di così non possiamo giocare!", commenta Grisù#21 nel cambio campo per svegliare la squadra che, infatti, nel 2° set parte a razzo.
Anche Virus#13 ha avuto l'autorizzazione di GBCoach a schierarsi a muro, più per spaventare gli avversari (buh!) che per fermarli. Ma, qualcosa non funziona e, anzichè spaventarsi i VVini, si spaventano gli olimpini quando, su un pallonetto e un'invasione avversaria, vedono la suddetta accasciarsi sotto rete e uscire dal campo ("E comunque, il punto l'ho fatto!" NdV). Giusto il tempo per svestire la tuta e anche per Vale#11 è arrivato il momento di gettarsi nella mischia.
Con tenacia e caparbietà, gli olimpini conquistano il set e iniziano il 3° con lo stesso obiettivo ben presente nella mente.
Il ritmo non è elevatissimo, ma le squadre non si risparmiano e lottano punto su punto, palla su palla. Il capitano ad interim degli olimpini, Testa#12, nel tentativo di recuperare un muro subito, si gira verso l'esterno del campo, senza però essere seguito a dovere dal ginocchio ... mesto rientro in panchina e fine della partita.
GBCoach, sempre più preoccupato per la salute dei suoi, guarda in panchina ... c'è Ste#8, lo Smemorando contagioso che si è presentato mostrando il miglior sorriso a 82 denti e dicendo "Oggi IO ho tutto e tutto a posto, non come -Ale-#6 che ci ha fatto improvvisare un'asciugatrice in macchina perchè aveva la divisa bagnata!"
Anche Ste#8, quindi, viene lanciato in campo, dove, con un grande ace (il primo della sua carriera olimpina), contribuisce alla conquista del set e di un punto.
Il 4° e il 5° set sono set fotocopia: il VV fa quasi tutto quello che vuole e gli olimpini cercano, con l'orgoglio, di conquistare qualche punto. Anche Virus#13 vuole aiutare i compagni e rientra in campo, ma non c'è niente da fare: il VV vince entrambi i set e si porta a casa, meritatamente, 2 punti preziosi per la classifica.
Rimane un'ultima cosa da dire sulla partita: nel cambio campo effettuato nel corso del 5° set si è verificato l'impensabile. Al rientro, TDC#3, capitano del momento degli olimpini, chiede la formazione al refertista, mentre il VV non lo fa e si schiera in maniera errata. Gli olimpini se ne accorgono e TDC#3 lo fa notare all'arbitro che risponde "Non ti preoccupare. E' tutto sotto controllo!" Sarà come dice lei, ma dopo qualche scambio (se non erro sull'11-6 per il VV), l'arbitro stesso chiede la formazione del VV al refertista accorgendosi così che è SBAGLIATA!
Attimi di silenzio ... i giocatori del VV si guardano attoniti e qualcuno, anche tra gli olimpini, si chiede cosa accadrà.
Forse a qualche lettore risultava che, da regolamento, alla squadra che ha commesso l'errore dovessero essere tolti i punti fatti dal momento in cui si è verificato l'errore?
Personalmente, io conoscevo questa regola e, in passato, mi è capitato di rigiocare un set perchè non era stato possibile risalire al momento dello sbaglio, ma, per l'arbitro di VV-Olimpia, un errore di formazione non è un fatto rilevante e alla domanda "Quindi adesso cosa si fa?", ha risposto "Niente, va bene così. Rimettetevi a posto e andiamo avanti!"
La decisione arbitrale, sia ben chiaro, non ha influito sul risultato della partita, che sarebbe comunque finita 3-2 per il VV, ma l'arbitro non dovrebbe garantire lo svolgimento della gara a norma di regolamento?
Per fortuna, siamo tutte persone dotate di intelligenza che non lasciano che episodi del genere alterino lo spirito dello sport e, dopo una doccia -insolitamente rapida per scongiurare l'arrivo dei carabinieri-, abbiamo accettato l'invito dei due VVini Pek e Paolone a passare insieme il post-partita!
A.A.A. Cercasi giocatori/ici dalla schiena forte, ginocchia e spalle resistenti e caviglie bioniche per sostituire in toto l'organico della squadra, assente per gita di gruppo a Lourdes!
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