giovedì 29 ottobre 2009

Olimpia PB - Altopiano 3-0

Altri 3 preziosi punti messi nella cassaforte olimpina nonostante una prestazione opaca e lontana dalle potenzialità della squadra.
Gli avversari sono giovani, con tanta voglia di fare bene ma, ancora troppo inesperti per poter sfruttare al meglio le ghiotte occasioni avute, per merito loro e per mancanza di concentrazione e determinazione nostra.
Noi olimpini, infatti, ci siamo dimostrati una squadra anche in negativo: la giornata no di uno è presto diventata la giornata no di tutti, e anche le cose più "normali" sono sembrate, in alcune fasi della partita, imprese titaniche. "L'importante è aver fatto i 3 punti, il gioco verrà!", ha commentato Testa facendo il verso a ben più famosi giocatori e allenatori.
Allora, penseranno i nostri soliti 25 lettori, niente di interessante da segnalare? In realtà, un piccolo evento da ricordare c'è stato: dopo una lunga attesa, si è rivista in palestra la nostra vice-capitana Daniela. La sua assenza dai campi di gioco è legata ad una lieta notizia che la renderà, tra pochi mesi, più responsabile (sperem!) e che, per il momento, le regala delle forme più morbide.
Aspettiamo tutti con ansia miss XX o mister XY per rivedere Daniela in campo e, soprattutto, con una birretta da bere.
La serata si è conclusa come sempre, in compagnia a mangiare, bere e, soprattutto, ridere.
Attorno al tavolo ad O (prima o poi, i locali del circondario ci impediranno di entrare: ogni volta stravolgiamo gli arredi!!!), si è dibattuto di canzoni, cartoni e test psicologici.
L'ingresso nella squadra di nuovi elementi quali Ste, Ale, Giulia e Elisa, oltre ad arricchire il capitale umano del gruppo, ha evidenziato un gap generazionale che ben si è eslicitato nella guerra tra nostalgici e "pischelli" a suon di musiche e cartoni. Saranno migliori i cartoni degli anni '80 Jeeg Robot, Mazinger, Daitarn 3, Yattaman, Supercar gattiger e Rascal o quelli più recenti come Sailor Moon e Piccoli problemi di cuore? Ai posteri l'ardua sentenza!! Solo in un caso la squadra si è trovata d'accordo: Mila e Shiro (sarà un caso?). "Cristina D'Avena quando faceva Licia aveva la mia età ... ora è più vecchia!" (GIU)
"Ma quando? Quando faceva Licia e i Kiss me?" (TDC)
... "Sampei, invece, era un cartone filosofico e molto psicologico: il pesce grosso e le acque profonde, ad esempio, sono simboli dell'inconscio." (Psaico)
"E la CANNA piena di magia? è un po' come sembra talco ma non è, serve a darti l'allegria di Pollon..." (Grisù)
E non poteva mancare, per concludere in bellezza, il test psicologico "Immagina un cubo nel deserto..." (Cri). "Ma cosa cavolo ci faccio con un cubo nel deserto?" (Ste e la sua razionalità da futuro ingegnere) "Ah, si, io faccio il cubo che si gira, quello colorato ... il cubo di Kubrick!" (TDC) ...?!?!?!...
"Ora pensate ad un animale" (Cri) "Ah, io ho pensato ad un procione che entra nello stargate e diventa una volpe!" (Swarowski) ....?!?!?! ...
That's all Olimpia!!!!

giovedì 15 ottobre 2009

Olimpia PB - Vittorio Veneto 3-1

Sarà merito (o colpa) dei primi punti conquistati o di una strana congiuntura astrale, ma da un paio di giorni in casa Olimpia non si fa che discutere di sacramenti. Che cosa sarà successo?
Improvvisamente, gli olimpini sono stati tutti colpiti da una crisi di misticismo? O, forse, qualcuno di loro ha avuto un'illuminazione sulla via di Peschiera e ha coinvolto gli altri? Oppure, il caldo del mitico Palasauna ha generato strane visioni e miraggi?
Dopo la partita giocata contro il VV, infatti, si è continuato a parlare del primo doppio battesimo celebratosi in quel di Peschiera Borromeo: "battesimate" -e non battezzate- le nostre nuove divise (ma quanto siamo carini in questa versione gabibbesca?), "battesimata" anche -e soprattutto- la nostra classifica che, finalmente, ha registrato qualche movimento sussultorio.
Ora che siamo stati "battesimati", teniamo buoni i vestiti della festa e, magari, compriamone di nuovi, che dobbiamo ancora essere comunicati, cresimati e ... eletti cardinali.
No, nonostante la nostra costante voglia di ridere e scherzare, non siamo vittime di una pandemia di sindrome di Peter Pan che ci ha riportato, con la mente e non con il fisico, a quando, agili come gazzelle, correvamo e saltavamo sui campi dell'oratorio con il don (da non confondere con il nostro D'On!), ma stiamo semplicemente cercando di ridare vita a quella squadra combattiva, grintosa e "aggressiva" che ci ha permesso di rimanere in eccellenza lo scorso anno.
La sfida con il VV è stata equlibrata (come dimostrano i parziali dei primi tre set: 23-25; 26-24; 26-24), giocata da entrambe le squadre con voglia e tensione, ma anche con molto fair-play e, alla fine l'abbiamo spuntata noi, faticando e sudando anche per merito del gioco espresso dai nostri avversari.
Siamo riusciti a portare a casa il risultato perchè siamo stati come un certo maglioncino stiloso: ognuno ha fatto il suo dovere di riga colorata in armonia con le righe accanto (anche nel pestarsi i piedi e nel tirarsi spallate, vero Lory?). Ognuno puntava dritto verso la meta finale, la vittoria! Ma, senza un buon "tessuto" (lo spirito di squadra) su cui muoversi, anche le righe più belle non producono risultati stilosi... Il nostro coach si sta rivelando un ottimo tessitore di trame (o "lavoratore a maglia"), che ha gusto nello scegliere fantasie e materiali, ma anche occhio nell'abbinare i colori.
Come nostra usanza, e visto che dall'altra parte della rete abbiamo ritrovato alcuni amici conosciuti lo scorso anno in piena lotta salvezza, la serata (o nottata) è terminata in compagnia dei 3VVini Pek, Paolone e Gianluca davanti a birre, panini e insalate "luride" condite da lanci di dischi-vassoi e tante, tantissime risate.

Arrivederci alla prossima e ....

ooooooOOOOOOOOOO SOOO!

giovedì 8 ottobre 2009

Cornaredo-Olimpia 3-1

"Che ora è?" "E' tardi, sono le 3 a.m.. Dai dormiamo, che domani si lavora! Buona notte" "'Notte"
...... zzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzz.......ronf ronf.............zzzzz
You are my fire, the one desire .... tell me why, I never wanna hear you say I want it that way
Una figura esce dall'oscurità di una Ford Fiesta bordeaux e, con grazia e leggiadria, accenna dei passi di danza sulle note della canzone dei BSB. Dietro di lui, compaiono altre figure e poi altre ancora e lui, il misterioso ballerino, continua a danzare.
All'improvviso, tutto cambia ... non siamo più in una buia strada, ma in una palestra dalla luce arancione dove sta per cominciare una partita di pallavolo. Tutte le figure fuoriuscite dalle macchine indossano un completino bianco-rosso che, ad occhio, sembra molto caldo.
Dall'altra parte del campo, altri loschi figuri, in bianco-azzurro, digrignano i denti e si preparano alla battaglia.
Sarà una sfida a suon di schiacciate, difese, scambi belli, ma anche di errori e urla (quelle del ferocissimo tifoso olimpino che invita ripetutamente i suoi a tirar fuori la grinta e la voce).
Dopo un primo set vinto dai padroni di casa e la prima parte del secondo in cui gli olimpini "si dimenticano di entrare in campo", i nostri tornano in partita e, mordendo le caviglie agli avversari, conquistano il parziale.
Si rientra in campo e i bianco-rossi, per la prima volta, partono meglio e conquistano punti su punti, lasciando che siano gli avversari a subire fino al 9-17 ... quello che succede a questo punto del set è un mistero misterioso. Il 17 è un numero maledetto e lì gli olimpini si fermano fino a farsi raggiungere, superare e battere 26-24.
L'interessante punto a punto nel 4° set si conclude a favore dei padroni di casa e ...olimpini ancora a 0!
....zzzzz.... driiiiinnn!
No, cari i miei 20 lettori (non barate mettendo più crocette; vi ho contato uno per uno!!!!!), questo non è solo il racconto di un brutto sogno olimpino, ma ciò che è accaduto in quel di Cornaredo. Credetemi, serate come questa generano talmente tanta adrenalina che diventa difficile anche dormire sonni profondi, nonostante la stanchezza di una giornata lunga e faticosa e di un post-partita altrettanto lungo e che, per colpa di un carattere con poco carattere e di una G che non sembra una G, ha rischiato di trasformarsi in un talk-show con tanto di tronista allupato.
D'altra parte, lo avevamo promesso pochi giorni fa: questo campionato regalerà tante emozioni!
Un ultimo appunto: la partita di martedì merita di essere inserita negli almanacchi olimpini per almeno due motivi.
Il primo è il debutto della giovane Alessandra che, anche se travolta dall'ansia della prima volta, è rimasta in campo per tutta la sfida e ha messo a segno il suo primo punto.
Il secondo è la "rivincita" del terzo tempo con gli amici del Cornaredo: dopo le chiacchiere mascherate portate da noi lo scorso anno, questa volta sono stati loro a preparare dolcetti di vario genere buonissimi e graditissimi ("Sono i miei avversari preferiti" ha commentato Vicky Martin alla scoperta del banchetto!).
Ci vediamo alla prossima per un trattamento benessere al Palasauna!

domenica 4 ottobre 2009

Sul tetto d'Europa

Con una magistrale prestazione, le azzurre dell'Italvolley hanno battuto in soli 3 set (25-16, 25-19, 25-20) l'Olanda e hanno conquistato per la seconda volta consecutiva l'oro continentale.
Tantissimi complimenti alle nostre ragazze e... CAMPIONI D'EUROPA!

Olimpia PB - Aurora 1-3

Cari tifosi, ve lo ricordate quanto lo scorso campionato, primo giocato dall'Olimpia in eccellenza, sia stato lungo, faticoso, difficile, ma bello, ricco di emozioni e di sorprese?
Ve lo ricordate quanto le partite siano state sudate (soprattutto quelle giocate al Palasauna), intense ma anche quante soddisfazioni hanno portato?
Beh, se non ve lo ricordate vi basterà vivere la nuova stagione sportiva con noi olimpini per rinfrescarvi la memoria.
Abbiamo ricominciato a sentire il cuore palpitare, la tensione (che qualcuno chiamerebbe chiusura a....) crescere e trasformarsi in concentrazione e grinta, abbiamo ricominciato a lottare, soffrire, urlare... insomma, abbiamo ricominciato a giocare!
Il campionato è ripartito con il suo bagaglio di adrenalina al seguito, con volti nuovi (Alessandra, Davide, Elisa, Giulia e Stefano), senza alcuni vecchi (Gianluca, Morena e Simone -diventato refertista-) e con qualcuno che, nel corso dell'estate, ha deciso di appendere definitivamente le ginocchiere al chiodo e di tirare fuori dal baule dell'esperienza la frusta da domator... ehm... da allenatore (mitico GBC!).
Primo degno avversario dall'anno l'Aurora, quell'Aurora che lo scorso anno abbiamo affrontato e battuto in casa prima della sosta natalizia in una delle nostre migliori prestazioni e di cui ci ricordavamo bene, soprattutto per la presenza del "lungo" (che di lungo ha anche ... l'occhio, visto che trova sempre il punto giusto in cui piazzare l'attacco!) e per la sua natura di squadra cinica, sempre pronta a sfruttare i cali avversari.
Alla fine hanno vinto loro in 4 set, di cui due finiti ai vantaggi, dopo una dura battaglia che è piaciuta e ha regalato emozioni.
E' stata una sconfitta che si poteva evitare se solo avessimo usato di più la testa e non avessimo subito "filotti" imbarazzanti, ma era solo la prima partita.
Ora "fatti e non pugnette! Cerchiamo di fare tesoro di ciò che è stato per il futuro. si può e si deve fare meglio. Parole d'ordine:
- concentrazione,
- giusta tensione,
- grinta fin che ce n'è,
- errori zero".
(NdGBC)